Senza categoria

High Life alla 36esima edizione del Torino Film Festival!

J2qlvxx6 o

High Life, primo film in lingua inglese della regista francese Claire Denis, verrà presentato sul suolo italiano alla trentaseiesima edizione del Torino Film Festival (TFF), nella sezione After Hours.

Un carcere nello spazio, un prigioniero votato alla castità, una dottoressa che insegue segnali di vita: il primo film di fantascienza e in inglese di Claire Denis (L’amore secondo Isabelle, TFF35) è un inno all’amore in una realtà che dell’amore non ha più neppure il ricordo. Inclassificabile e coraggioso, e visivamente folgorante. Con Robert Pattinson e Juliette Binoche. Musica del sodale Stuart A. Staples, vocalist dei Tindersticks.

La proiezione (per la stampa) si terrà il 25 Novembre alle ore 22:30 al Cinema Classico, le successive si terranno rispettivamente il 26 novembre alle ore 22:30 e il 27 novembre alle ore 15:00 nella sala 3 del Cinema Reposi e il 28 novembre alle ore 20:30 nella sala 2 dello stesso cinema.

high_life11

Sinossi

Spazio profondo. Oltre il nostro sistema solare. Monte e sua figlia Willow vivono insieme a bordo di un veicolo spaziale, in completo isolamento. Nel corso degli anni Monte, attraverso la figlia, sperimenta la nascita di un amore onnipotente. Willow cresce diventando una ragazza, poi una giovane donna. Insieme, soli, padre e figlia si avvicinano alla loro destinazione: il buco nero in cui tutto il tempo e lo spazio cessano di esistere.

Nel dossier di stampa viene detto:

Affresco distopico: rigoroso, avvolgente e visivamente abbagliante, High Life, primo film di fantascienza di Claire Denis, con Robert Pattinson e Juliette Binoche che viaggiano nello spazio verso un buco nero, su un’astronave che fu un carcere, nella quale si è persa ogni traccia di sentimento, finché non è nata una bambina.

Di seguito il link per acquistare i biglietti:

http://www.torinofilmfest.org/programma/sezione/1285/after-hours.html

«High Life non è un film di fantascienza anche se ci sono abbondanti dosi di fiction e di science grazie alla preziosa partecipazione dell’astrofisico Aurélien Barrau, specialista in fisica delle astroparticelle e dei buchi neri. Il film si svolge nello spazio ma è molto radicato a una concretezza terrena».

 

DOCUMENTO PRESS

HIGH LIFE
regia: Claire Denis

Germania-Francia-Stati Uniti-Polonia-Regno Unito, 2018, 110’, col

sceneggiatura: Claire Denis, Jean-Pol Fargeau, con la collaborazione di Geoff Cox fotografia: Yorick Le Saux

montaggio: Guy Lecorne

scenografia: François-Renaud Labarthe

costumi: Judy Shrewsbury

musica: Stuart A. Staples

suono: Andreas Hildebrandt

interpreti e personaggi: Robert Pattinson (Monte), Juliette Binoche (Dibs), André Benjamin (Tcherny), Mia Goth (Boyse), Claire Tran (Mink), Jessie Ross (Willow), Scarlett Lindsey (Willow bambina)

produttori: Claudia Steffen, Christoph Friedel, Laurence Clerc, Olivier Thery Lapiney

produzione: Pandora Film Produktion, Alcatraz Films

coproduzione: Andrew Lauren Productions, Madants, The Apocalypse Films Company, Arte France Cinéma

Claire Denis (Parigi, Francia, 1946) si laurea nel 1972 presso l’Idhec e successivamente lavora come assistente per registi come Jarmusch, Wenders, Costa-Gavras e Rivette. Esordisce nel lungometraggio nel 1988 con Chocolat. Dirige poi, tra gli altri film, Al diavolo la morte (1990), con cui vince il premio per il miglior montaggio alla Mostra di Venezia, Nenétte e Boni (1996), Pardo d’oro al Festival di Locarno, e Beau travail (1999), presentato ancora a Venezia come i successivi L’intrus (2004), 35 rhums (2008) e White Material (2009). Con Les salauds (2013) partecipa poi a Un certain regard di Cannes, festival dove L’amore secondo Isabelle, presentato anche al Torino Film Festival, ha vinto il premio Sacd alla Quinzaine des réalisateurs.

Spazio profondo. Oltre il nostro sistema solare. Monte e sua figlia Willow vivono insieme a bordo di un veicolo spaziale, in completo isolamento. Nel corso degli anni Monte, attraverso la figlia, sperimenta la nascita di un amore onnipotente. Willow cresce diventando una ragazza, poi una giovane donna. Insieme, soli, padre e figlia si avvicinano alla loro destinazione: il buco nero in cui tutto il tempo e lo spazio cessano di esistere.

High Life non è un film di fantascienza anche se ci sono abbondanti dosi di fiction e di science grazie alla preziosa partecipazione dell’astrofisico Aurélien Barrau, specialista in fisica delle astroparticelle e dei buchi neri. Il film si svolge nello spazio ma è molto radicato a una concretezza terrena.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.